Conoscete i chetoni?

11-06-2020

Antico strumento di benessere ed energia

Conoscete i Chetoni?         

      

Sicuramente in questo periodo sono di gran moda, ma cosa sono e a cosa servono?

 

I chetoni o corpi chetonici sono sostanze prodotte dal nostro organismo quando gli zuccheri sono assenti o assunti in misura molto ridotta o quando abbiamo finito le nostre scorte e quindi è obbligato a trasformare gli acidi grassi in carburante.

 

Questo meccanismo lo conoscevano bene i nostri progenitori quando l’alimentazione primaria era costituita da bacche, radici, frutta, semi e quando si poteva, o meglio quando la caccia era andata bene, si faceva festa con carne, pesce e uova.

Quindi la condizione di chetosi è qualche cosa che il nostro corpo conosce da diverso tempo ed è abituato a gestire, non scordiamoci che quando nasciamo siamo in chetosi e che il latte materno è un alimento chetogenico proprio perché ricco di acidi grassi a catena media e ipoglicemico.

 

 Il nostro corpo, per produrre energia che serve per vivere può utilizzare: carboidrati (pane, pasta, frutta), proteine (carne, pesce, uova) o lipidi (olio, burro, avocado).

 

I carboidrati danno dipendenza emotiva e fisica, non appena iniziamo a mangiarli riceviamo energia immediata ma per breve tempo con conseguente calo delle performance e desiderio di assumerne altri.

Le proteine danno un senso di sazietà più a lungo ma non è paragonabile a ciò che accade quando il nostro corpo utilizza i grassi: in questo caso il nostro corpo rilascia chetoni. 

 

Riflettiamo bene: se consumiamo i grassi corporei questi non si depositeranno sui “rotolini” e neppure nelle nostre arterie, quindi saremo meno propensi a sviluppare malattie cardiovascolari e chili in eccesso. Figata!!!!!

 

Quando il nostro corpo utilizza i chetoni come carburante sentiamo immediatamente molteplici benefici: si è più energici, il nostro corpo produce meno radicali liberi e quindi diminuisce l’infiammazione, riduce il senso di fame, migliora la vista, migliora il sonno, ci si sente più euforici, aumenta l’attenzione, la concentrazione e la memoria.

 In medicina si cerca la chetosi per migliorare alcune problematiche e patologie come: l’epilessia nei bambini refrattari ai farmaci, per ridurre l’edema nel trauma cranico, gestire delle difficoltà della sfera riproduttiva, migliorare morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, sclerosi multipla, diabete, sindrome metabolica, fegato grasso, alcuni tumori e l’emicrania.

 

                           

 

Ma quali sono le condizioni che oggi giorno ci possono portare in chetosi?

 

I corpi chetonici che il nostro corpo produce sono: acetone, aceto acetato e 3-Β-idrossi butirrato.  Questi vengono sintetizzati nel fegato grazie all'acetil coenzima A, attraverso la scomposizione degli acidi grassi per poi venire inviati ai tessuti periferici.

Sono di piccole dimensioni, perciò vengono veicolati molto velocemente e usati dai muscoli e dai tessuti, ma anche dal cuore e dal cervello perché riescono a passare la barriera emato-encefalica (in caso di digiuno prolungato).

 

Per poter utilizzare e produrre questo carburante ci sono 4 metodiche: il digiuno prolungato (non sempre fattibile), la dieta chetogenica (non semplice nella gestione visto che si riducono al minimo la quota di carboidrati), dieta proteinata (dieta iperproteica che utilizza, almeno all’inizio, solo pasti sostitutivi) e l’assunzione di chetoni esogeni bioidentici (un nuovo prodotto e un modo molto più semplice seppur con regole da seguire).

 

Personalmente ho provato anni fa la dieta proteinata, ma avevo molta difficoltà ad entrare in chetosi pur sacrificandomi, ultimamente mi sono impegnata con il digiuno intermittente (16 ore di digiuno e 8 in cui è consentito mangiare) e visto che non mi pesa saltare la colazione ho sentito e visto alcuni benefici, ma ora sono proprio incuriosita dai chetoni bioidentici, ovviamente abbinati ad un regime alimentare Ketogenic like.

 

Ma entrare in chetosi fa male?

 

In linea di massima no, abbiamo perpetrato la chetosi per circa 28.000 anni e il genere umano ha conquistato il mondo! Sicuramente è un approccio e uno stile di vita vantaggioso per persone sane, il discorso cambia per chi è affetto da diabete o disturbi del metabolismo lipidico.

 

Si possono riscontrare, a volte, alcuni effetti indesiderati come un po’ di “alito pesante”, irritabilità (in fase iniziale), stipsi, livelli di colesterolo sopra alla norma (ma con aumento del colesterolo buono), insulino-resistenza dopo la reintroduzione dei carboidrati ed eventuale carenza di micronutrienti se l’alimentazione non è ben calibrata. Comunque visto che siamo tutti diversi ogni persona reagisce in modo diverso.

 

Se anche voi volete provare i chetoni ed avere altre informazioni cliccate qui sotto.

http://nutrikegenova.shopketo.com 

 

 

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